"Dietro ai suoi occhi c'è terra bruciata, e uno spirito abbandonato. Se si potesse guardare oltre, si vedrebbe la sua ingenuità e dolcezza; era una ragazza piuttosto timida e riservata prima che la sua vita venisse distrutta dal fato..." [Marika e Perla - prologo]

Chi è Ally

Il titolo di questa pagina è davvero una bella domanda, ma mi sembrava giusto cercare di rispondervi per iniziare con più serenità questo mio progetto nel web. Ah, premetto che questo è il sesto blog che apro e l'unico ancora "in vita", per cui non assicuro nulla sulla sua riuscita.
Chi è Ally.
Sono una ragazza poco più che ventenne, single per convinzione, milanese fiera, sportiva come una ciabatta e piuttosto rompiscatole.
La mia vita si divide in maniera piuttosto accettabile tra università, scrittura e stress quotidiano, senza dimenticare la nullafacenza che caratterizza molti pomeriggi annoiati. Adoro disegnare, ma non mi riesce troppo bene (sono sempre insoddisfatta), quindi tocco chine, matite, photoshop e acquerelli piuttosto di rado.
Ho una sorella minore che tutti scambiano per la maggiore e una scimmia onnivora travestita da gatto che mette a durissima prova la resistenza della mia epidermide.
Nei pomeriggi annoiati di cui sopra gioco a fare la grafica e mi metto a pastrocchiare nei vari programmi online e non finché non si impalla il computer; in alternativa mi drogo di telefilm.
Credo fermamente nei concetti di rispetto, onore e lealtà e credo ancor più fermamente che cercare di utilizzarli quotidianamente nella propria vita sia un modo perfetto per renderli ancora vivi o, se non perfetto, sicuramente migliore della continua commiserazione che dilaga tra le persone non solo anziane. Conseguentemente, odio l'ipocrisia e mando serenamente a quel paese chi sembra ne sia affetto. Purtroppo sono anche una credente del quieto vivere e questo fa prevalere il lato pragmatico del mio carattere, ma non sempre.

Non sono brava a scrivere la fonetica, ma il mio cognome dovrebbe pronunciarsi come "megghisgian", anche se quel "sg" mi fa davvero ribrezzo... 

Normalmente, una scrittrice non esita a dire "adoro leggere", "mi rintano in biblioteca e poi finisco a Chi l'ha visto" e simili... io trovo difficile calzare queste frasi. Il motivo? Tra storie, telefilm, libri, film, rappresentazioni teatrali e qualunque altra cosa che implichi l'esistenza di una trama ho sviluppato una specie di settimo senso (il sesto è naturale delle donne) nei confronti dei finali. Mi bastano pochi elementi per intuire cosa succederà successivamente e dove andrà a parare la storia; chi si metterà con chi e se quello muore oppure no.
Nonostante ciò adoro leggere, sia ben chiaro, ma mi è difficile trovare una vera passione scaturita dall'originalità assoluta degli sviluppi, quindi capita molto di frequente che il libro mi lasci insoddisfatta. Per concludere, leggo moltissimo: qualcosa come un libro a settimana; sono alla continua ricerca di qualcosa che mi appassioni veramente, e questo lo potrei dire anche senza riferirmi al mondo cartaceo...

Scrivo dall'ahimé lontano 2003, quando ero alla ricerca di un modo per riempire le inutili giornate delle vacanze estive passate in città, anche se utilizzo questa data tanto per far effetto; mi vergogno terribilmente di ciò che scrivevo all'epoca, pur non riuscendo tuttora ad eliminarlo dal sito di fanfictions in cui vagavo. Verso il 2005 mi sono trasferita stabilmente in EFP e talvolta compare ancora qualche mio scritto solitario, solitamente ambientato nei manga. 

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