"Dietro ai suoi occhi c'è terra bruciata, e uno spirito abbandonato. Se si potesse guardare oltre, si vedrebbe la sua ingenuità e dolcezza; era una ragazza piuttosto timida e riservata prima che la sua vita venisse distrutta dal fato..." [Marika e Perla - prologo]

domenica 22 aprile 2012

Voglio vivere sulla Luna


In mezzo al cemento e al caos, alle persone che corrono e alle macchine che stridono e incombono ogni due passi; con orari impossibili da rispettare, chiunque si trasforma in centometristi, tra lo sferragliare dei tram e le urla dei parcheggiatori selvaggi.
Con in mano libri pesanti e costosi, pieni di pagine che parlano di cose che ancora non conosco e che mi fanno paura, cerco un momento, in quella giornata afosa, per fermarmi e metterli nello zaino, dove pesano come incudini e mi curvano la schiena; mentre il vento mi distrugge i capelli pettinati con tanta cura poche ore prima e la giacca mi da' tremendamente fastidio, a caccia di un pranzo a poco prezzo per poi andare a sostenere un esame senza sapere se non l'infarinatura di base di ciò che mi verrà cinicamente richiesto, passo una normale giornata tipo all'università.
Stacco in fretta un morso al panino e parte della salsa mi cola sulle dita mentre una fogliolina di verdura vola a terra. 
Alzo gli occhi al cielo, esasperata, e una briciola di pane mi scivola giù dalle labbra schiuse mentre la luna, bianca e sbucata all'improvviso tra le nuvole grigie, inonda le mie iridi.

Lontana, serena, immortale.
Un respiro anomalamente tranquillo mi riempie i polmoni e percepisco una sensazione di sollievo. Il mondo accanto a me sembra acquietarsi, non tranquillizzarsi ma farsi più soave, più distante.
Sarebbe magnifico essere realmente più distante, isolata dal caos della vita e della società terrestre. Sarebbe magnifico vivere sulla luna.
Mi immagino girovagare tra i crateri spumosi, arrampicarmi su scalinate di cristallo o rotolare nella polvere lunare e scintillante. Imagino come dev'essere scoprire cosa c'è al di là dello spicchio illuminato, chissà quali meraviglie cela la parte di luna che noi non vediamo mai. Ci saranno animali magici o piante dalle foggie mai viste e nemmeno immaginate?
Sarebbe magnifico, qualunque cosa ci fosse. Non ci sarebbero comunque esami, né orari, né corse se non per puro piacere. Niente impegni, niente desolazione, niente...
Un senso di desolazione mi pervade e sento le palpebre tremare.
Perché sei così lontana, Luna?
Troppo bella per essere vera e troppo vera per essere mia.
Perché sei così?

I libri tornano a pensare sulle mie spalle e la tua vista si dissolve, oscurata dalle nubi della terra. Il mondo, attorno a me, torna a girare furioso come una trottola; il vento mi scompiglia e arruffa nuovamente i capelli e un'altra foglia di verdura scappa rapida dalla presa del panino ormai freddo.
Una ragazza trafelata mi urta per sbaglio e le cadono i libri di giurisprudenza sui miei piedi, mentre un uomo in giacca e cravatta urla arrabbiato al telefono, poco più in là, e una graziosa bambina di passaggio piange battendo i piedi per terra di fronte ad una nonna che alza gli occhi al cielo e sospira stanca.
Voglio vivere sulla Luna.
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